Kalashnikov

03/02/2011

 

L’AK 47 è il più efficente fucile d’assalto che sia mai stato costruito. meglio dell’ M 16, meglio dell’UZI: 600 colpi al minuto, non si inceppa mai, non si ferma mai, funziona sempre, con qualsiasi clima, in qualsiasi situazione. Palude, deserto, polvere, acqua: non c’è nulla che lo fermi. 
500.000 morti all’anno dal 1947 ad oggi sono da imputare ai suoi servizi. Prodotto da 1250 fabbriche al mondo in decine di milioni di esemplari l’Avtomata Kalashnikova è il migliore in quello che fa: uccidere.
Questo prezioso opuscolo è scritto da un esperto di armi, ma ha il pregio di non soffermarsi solo sugli aspetti tecnico militari dell’ AK, per quanto interessanti, e di indagarlo anche per il suo essere icona di un epoca.
Kalashnikov è il nome di una vodka e AK è un gangsta rapper, mentre l’inconfondibile simbolo della sua siluette è su molte bandiere dei movimenti di liberazione post – coloniali.
Il fattore estetico e simbolico ha psicologicamente spinto il Kalashnikov nell’olimpo dei simboli del secolo appena concluso, ma anche nel primo decennio del nuovo millennio si è difeso più che egregiamente dall’attacco della moderna concorrenza.

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